Due giorni da favola. Sabato ho avuto una sensazione indescrivibile, solo un romano e romanista vero può capire! Cena con torta e spumante, insieme ad amici e parenti sul tram dell'ATAC davanti al colosseo. Un gruppo di simpaticissimi romani che seguivano il nostro tram e anche loro festeggiavano hanno inneggiato "Grazie Roma" con enormi altoparlanti. Non ti dico che gioia. Mangiare e brindare davanti al Colosseo e con l'inno della Roma come sottofondo è il massimo. Grazie Ketty per la stupenda idea. Il giorno dopo allo stadio mi sono fatto una scorpacciata di gol. Tutti erano felici (anche io naturalmente) ma dopo sei gol mi mancava quello di Checco, non ho fatto in tempo a pensarlo che Totti ha segnato il settimo gol! Al ritorno dallo stadio, mentre il CAP guidava l'auto, dicevo a mio nipote che non potevo chiedere altro alla fortuna "cena davanti al colosseo, sette a zero all'Olimpico, e che cosa vuoi di più?" Un lucano mi ha risposto Giorgio, senza pensare che Antonio (il CAP) è lucano di origine (ma romanista verace!). Lunedì a Stoccolma ero ancora ubriaco di Romanità e non sono andato in ufficio per rimanere il più a lungo tra i ricordi di quei due giorni intensivi e stupendi trascorsi nella mia città. Grazie Roma!