Un brutto colpo al calcio italiano. La morte di un giovane romano (tifoso della Lazio) viene fatta passare come una delle solite violenze del calcio. Un incidente o omicidio volontario, come qualcuno afferma, che non solo non viene perpetrato nello stadio ma neanche nelle vicinanze di un campo di calcio. Innanzi tutto voglio unirmi al cordoglio dei familiari e degli amici di questo ragazzo ma non voglio seguire la moltitudine delle persone che cercano ancora una volta di dare colpe al calcio per allontanare i tifosi dagli stadi. E' ora che i giornalisti si prendano la loro responsabilità e non si spaccino solo per paladini della verità. Se l'accaduto di Arezzo fosse stato rapportato come uno dei tanti brutti episodi che accadono giornalmente in Italia, tutto questo non sarebbe accaduto! Quelli che cercano a tutti i costi di colpevolizzare il calcio, mettendone in luce le parti più brutte e mai raccontando quelle belle di solidarietà, devono assumersi una volta tanto le proprie responsabilità. Se questi giornalisti avessero rapportato il caso senza colorarlo di sciarpe di questa o quella squadra non sarebbe probabilmente successo nulla nelle adiacenze degli stadi italiani!

Se la polizia avesse avuto il coraggio di sospendere tutte le partite immediatamente forse non si sarebbero verificati quei disordini! Dopo tanti anni sono riuscito a venire a Roma con mia figlia per assistere insieme alla partita della nostra squadra e purtroppo quanto accaduto oltre a rattristarci ci lascia una rabbia immensa!